Questa mostra nasce da un incontro fortunato: nello scorso mese di ottobre, in occasione delle Giornate Fai d’Autunno, si è potuta ammirare una personale di Ivo Bonino, allestita nella Pinacoteca comunale di Rubiana.
Ho quindi avuto occasione di soffermarmi a lungo davanti alle sue opere e di coglierne con intensità la capacità comunicativa.
Fermarsi dinnanzi ad un quadro di Ivo Bonino e mettersi in atteggiamento di ascolto permette di essere trasportati nel paesaggio rappresentato, di apprezzarne la bellezza, la particolarità ma anche, e soprattutto, di sentire l’emozione dell’artista e di esserne emozionati.
Davanti a boschi di betulle, rappresentate in tutte le stagioni, davanti a prati fioriti e a distese di lavanda si percepisce il fluire lento ed incessante del tempo che ciclicamente trasforma e ritrasforma ogni cosa, uomo compreso, anche se quest’ultimo, spesso, non ne ha consapevolezza.
L’Artista ha utilizzato, in tempi più recenti, un ulteriore modo di espressione, decisamente interessante: la scultura. Ivo Bonino crea i suoi “Santons”, che richiamano le statuette del presepe della tradizione provenzale, partendo da oggetti dell’artigianato spagnolo che riveste con materiale plastico, drappeggiato in forme morbide, sinuose, colorate in molteplici varietà cromatiche, dando vita a figure che rappresentano un mondo complesso. Troviamo madri con bambini tra le braccia, uomini sapienti, uomini regali, ma tutti caratterizzati dalla possibile provenienza da altri Paesi, da culture diverse.